Questo post racconta l'esperienza di un mobility manager all'estero. Analizza la città e i suoi sistemi di mobilità. Non è frutto di una ricerca o di uno studio, ma solo di osservazioni casuali ed impressioni. Prendetela per quel che è. Usate pure i commenti per arricchire!
Se interessato ad organizzare una visita di studio a zurigo sul tema della mobilità? Contattaci
In sintesi
Voto: 10
Zurigo da più di 30 anni ha attuato politiche per la mobilità sostenibile che la rendono oggi all'avanguardia e una delle città più vivibili d'Europa, in cui molte aziende (grandi e piccole desiderano insediarsi).
Treni
Voto: 10
I treni svizzeri mantengono la promessa della loro fama: puntuali, puliti, frequenti.
Tra Zurigo e il suo circondario (in una zona che potremmo quasi definire “rurale”), sono presenti connessioni via treno ogni 30' nell'ora di morbida e 10'-15' nell'ora di punta.
I treni sono confortevoli, piuttosto cari per gli standard italiani e il controllore passa ad ogni fermata a controllare tutti i saliti (come fa?).
Sono stati fatti grandi investimenti e si continua ad investire; grazie a ciò, moltissimi svizzeri non possiedono un auto e ancora di più non la usano per gli spostamenti casa-lavoro.
Intelligente la scelta di non avere vere e proprie stazioni, ma semplici fermate nelle località minori, ottenendo così una rete capillare, dotata di numerose fermate e punti di interscambio raggiungibili in bici oltre che in auto.
Da imitare
Politica di investimento sulla rete ferroviaria capillare e di qualità.
Fermate nelle località minori
Da dimenticare
Il costo
Autobus, Tram e Metropolitana
Voto: 10
Il vero punto di forza di Zurigo sono i suoi mezzi pubblici urbani. I passaggi sono frequentissimi (si dice che la MEDIA sia di 8 minuti). I tram costituiscono le linee di forza, i bus le linee di adduzione (ed alcune linee di forza). Non c'è molto da dire, se non che gli stessi abitanti di Zurigo ne vanno fieri.
Bici
Voto: 7
L'uso della bici è diffuso, sebbene la bici sia un mezzo di spostamento “minore” per Zurigo. La città sta investendo per aumentare la quota di mercato delle due ruote, tramite una campagna di comunicazione, interventi sulla manutenzione delle strade, ciclofficine e punti noleggio.
In ogni caso la maggiorparte delle strade ha una corsia o pista ciclabile, in modo particolare gli incroci pericolosi (da sapere che da noi sono proprio questi che vengono lasciati scoperti, così nessuno può essere accusato di averli progettati male in caso di incidente!).
Interessante l'offerta di bici in BikeSharing (esistono diverse piattaforme, da qualla gratuita gestita da Velostation) a quelle a pagamento free floating anche elettriche.
I posteggi per le bici in stazione sono organizzati con una grande Velostation, che ha 1600 posti bici al coperto. Il posteggio è accessibile 24/7, le porte si aprono auomaticamente grazie ad un tag RFID che viene incollato sulla bici. Per un uso occasionale si può comprare anche un biglietto semplice. Il costo annuo è di 180CHF. La stazione è gestita da AOZ (un'associazione che si occupa di rifugiati) e che usa la stazione ed il noleggio in città come strumento di formazione professionale combinato con un servizio di mobilità per i cittadini.
Da imitare
Una visione politica che spinge l'aumento dell'uso della bici
Da dimenticare
Niente
Informazione e Smart-*
Voto: 8
Campagna di marketing coerente sulla mobilità sostenibile, politica di mobility management per le aziende del territorio, punti informativi. Parrebbe di capire che venga fatto molto.
Tutti i mezzi hanno le informazioni sulla prossima fermata.
Rispetto alla bigliettazione è importante sapere che tutta la svizzera ha una tariffa integrata, per cui con una tessera annuale si possono usare tutti i treni ed i mezzi pubblici. Questo sicuramente aiuta gli utenti ad usare il sistema.
Da imitare
Marketing della mobilità sostenibile
Da dimenticare
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Urbanistica
Voto: 9
Zurigo ha da almeno 30 anni una vera e propria politica per la mobilità sostenibile.
Per prima cosa ha istituito un unico ufficio che si occupa di mobilità sostenibile e che mette insieme: trasporti, ambiente e pianificazione urbana.
In secondo luogo ha stabilito una politica della sosta (secondo il modello concentrico: per posteggiare l'auto si paga – praticamente ovunque, anche in periferia, ed in centro si paga di più).
Ha definito degli standard urbanistici relativi ai posteggi: invece di definire solo un numero minimo di posteggi auto per ogni unità immobiliare, ha definito una tabella con una serie di range che indicano il massimo e il minimo consentiti, a seconda della zona, dei servizi presenti.
Inoltre le zone 30 sono diffusissime. Questo, insieme ad una progettazione degli spazi attenta ai pedoni in primo luogo e ad un enforcement rigoroso del codice della strada, consente -ad esempio- ai bambini di andare a scuola da soli, fin dalle elementari, in modo naturale, senza bisogno di pedibus, progetti speciali o nonni vigili.
Interessante l'esperimento di Hunziker Aerial, un quartiere periferico costruito in modalità Car-FREE, dove molti spazi sono condivisi (lavanderia. sala biblioteca, giochi, orto sociale) ed esiste una stazione della mobilità che permette di affittare a basso costo bici normali, e-bike e cargo bike.
Aree Industriali e Commerciali
Voto: 8
L'esempio di SihlCity ha fatto scuola: nella progettazione di un centro commerciale la città ha imposto alcuni standard relativi alla mobilità sostenibile (estensione della linea di tram, delle piste ciclabili, collegamento con la stazione ferroviaria, numero massimo di utilizzatori del posteggio, etc).
In questo modo ha garantito che il centro commerciale fosse usato dai cittadini sopratutto a piedi, in bici e con i mezzi pubblici.
Mobility Management per le Aziende
Voto: 9
Zurigo ha un strategia per ridurre il numero di auto circolanti e aumentare i modi alternativi. Per questo mette a disposizione, tramite il progetto Impulse Mobilitaet la consulenza di mobility manager d'area che aiutano le aziende ad ottimizzare i propri spostamenti e indivudare le soluzioni che incentiveranno i dipendenti a spostarsi in maniera diversa.