Prendo spunto da questa notizia
Levaldigi non chiude: 800.000 euro da Camera di Commercio e Regione, 250.000 dalla Fondazione CRC
per fare una riflessione più generale sulla gestione della mobilità, in Piemonte in particolare, ma più in generale in Italia.
Non ci sono soldi per nulla. Per un trasporto pubblico decente, per far sì che i ragazzi si possano spostare tra i paesi in sicurezza, per offrire un'alternativa all'auto privata. Non ci sono soldi per la cultura, per l'istruzione, per 1000 cose.
Ci sono i soldi per le INFRASTRUTTURE. Tanti. 1.000.000€ in una Provincia per mantenere in vita un aeroporto cadavere. Perchè? Perchè la politica si attiva per tenere in vita questo aeroporto invece di impegnarsi a collegare decentemente gli aeroporti che potrebbero funzionare?
Dalla provincia di Cuneo verso Caselle, Malpensa, Bergamo non esiste un collegamento decente (dove per decente intendo che ci voglia più o meno lo stesso tempo a raggiungere l'aeroporto con il mezzo pubblico e con l'auto).
Mi piacerebbe che invece che lavorare sempre sull'offerta di trasporto (costosa, inutile, "sfigata"), si provasse a gestire la domanda, ottimizzando quel che c'è, invitando le persone a muoversi in modo sostenibile e intelligente.
Se qualcuno vuole volare, tipicamente vuole andare verso il resto dell'Europa o del Mondo. Perchè tenere in vita Levaldigi che offre due voli per la Romania e uno per la Sardegna? A chi conviene?
Mi piacerebbe che la politica mettesse piuttosto un servizio di treno che ogni ora parta da Cuneo (e che serva quindi Fossano, Savigliano, etc) e da Alba, e che porti in un posto qualunque in cui io possa trovare un interscambio perfetto verso gli aeroporti da cui partono i voli che interessano alla grande maggioranza delle persone (Caselle, Malpensa, Bergamo).
Quel che succede oggi, invece, è che si tiene in vita uno zombi, ma da città come Cuneo, Alba, (Asti), (Alessandria) non esiste NESSUN tipo di collegamento verso gli aeroporti che contano.